Passa ai contenuti principali

Game of Thrones 8 (ep. 2)


La seconda puntata di Got, "A Knight Of The Seven Kingdoms", inizia immediatamente con il processo di Jaimie Lannister, il quale era arrivato a Grande Inverno alla fine del precedente episodio, indetto da Daenerys per l'omicidio del Re folle, appunto il padre di Daenerys: costui era infatti stato ucciso da Jaimie quando egli era un cavaliere a protezione del re ma che non seppe resistere quando il re continuava a ripetere 'Bruciateli tutti...bruciateli tutti' e lo uccise, atto che gli valse il soprannome di Sterminatore di Re. Il processo si conclude positivamente per Jaime grazie all'intervento di Brienne di Tarth, in debito con lui, che raccomanda alla regina che Jaimie sarà fedele alla promessa fatta nella settima stagione, ovvero che combatterà al suo fianco contro i non-morti. Più avanti nell'episodio abbiamo il dialogo tra Daenerys e Sansa, che non  nutrivano certamente rispetto l'una verso l'altra, che sembra avvicinare le due finché la giovane Stark non chiede che ne sarà del Nord dopo che Daenerys avrà conquistato il Trono di Spade, proclamando implicitamente il desiderio di indipendenza da parte del Nord; la regina dimostra subito di non poter accettare queste pretese ma non fa in tempo ad aprir bocca che viene interrotta dalla notizia dell'arrivo di Theon Greyjoy a Grande Inverno. Nel frattempo sono arrivati Edd, Tormund e Beric che avvisano Jon e gli altri dell'immediato arrivo degli Estranei.
Tutti riuniti allora escogitano un piano di difesa di Grande Inverno per cercare di porre fine una volta per tutte alla Lunga Notte; una volta pianificato tutto, alcuni decidono di andare a riposare per essere al massimo delle forze quando l'esercito dei non-morti arriverà. Altri invece, tra cui Tyrion, Jaimie, Brienne, Tormund, Davos e Podrick si riuniscono intorno a un camino e chiacchierano tra loro, questo è uno degli elementi che ho apprezzato di più dell'intera puntata, perchè sottolinea il fatto che questa notte potrebbe essere l'ultima della loro vita e non c'è niente di più sensato che passarla in buona compagnia. Qui avviene una delle scene più belle della puntata, l'investitura di Brienne a cavaliere da parte di Jaimie, un momento molto toccante che testimonia la vicinanza tra i due personaggi.


Proprio in questo momento Podrick canta una canzone a dir poco bellissima, mentre nello schermo vengono mostrati tutti i personaggi principali, tutti pronti ad affrontare il comune nemico. Ma la scena più importante della puntata è sicuramente quella tra Jon e Daenerys nelle cripte: qui Jon confessa tutta la verità a Dany riguardo il suo nome e il suo diritto al trono; Daenerys è indubbiamente spiazzata dalla notizia, perché questo farebbe perdere importanza alle sue pretese al trono proprio perché una volta morto il Re folle, il trono passerebbe al figlio maggiore, appunto Rhaegal e dopo di lui in caso abbia figli, proprio a loro. Ed è proprio questo il caso, essendo Jon figlio di Rhaegal. In ogni caso Jon ribadisce a Dany che egli non vuole il trono e che è lei la sua regina ma vengono interrotti dal suono del corno, che testimonia l'arrivo degli Estranei a Grande Inverno.

Commenti

Post popolari in questo blog

Peaky Blinders

Rieccoci qui dopo mesi e mesi di pausa con un nuovo articolo riguardo una serie vista non molto tempo fa che mi ha colpito moltissimo e che ho deciso di porre tra le mie preferite, Peaky Blinders . Si tratta di una serie ambientata nel periodo subito successivo alla prima guerra mondiale nella città di Birmingham che racconta la storia di una gang inglese che cominciò a prendere potere nell'intera città, i Peaky Blinders appunto, i quali erano guidati da Thomas Shelby . Questo era un reduce di guerra che una volta ritornato a casa, non era più lo stesso: continuava a ricorrere all'utilizzo dell'oppio per rivivere i tragici momenti vissuti durante la guerra; tuttavia, il suo obiettivo rimaneva sempre lo stesso: prendere il controllo dell'intera città. Il suo potere viene messo a dura prova con l'arrivo di un poliziotto, Campbell, il quale è determinato a reprimere la criminalità nella città. A quel tempo una grossa parte della Polizia era corrotta dai Peaky Blind

Black Sails

Una delle migliori serie che abbia mai visto è sicuramente Black Sails, una serie che mi ha appassionato gia a partire dalla sigla, che reputo la migliore tra tutte insieme a quella di Got. Si tratta di una serie piratesca ambientata nell'età dell'oro della pirateria. Il protagonista è il leggendario capitano James Flint, al comando della Walrus, insieme ad altri non meno importanti (e realmente esistiti) pirati come Charles Vane, Jack Rackham o Anne Bonny. Tutto inizia quando il capitano Flint viene a sapere di un galeone spagnolo che trasporta un'immensa somma di denaro che farebbe molto comodo alla loro capitale, Nassau. Gia nella prima puntata vediamo un attacco da parte di Flint a una nave, fondamentale per conoscere la posizione del galeone spagnolo, in cui troviamo il personaggio che più tra tutti ho adorato, John Silver. Quest'ultimo, molto astutamente, una volta concluso l'attacco ruba una pagina fondamentale per arrivare al galeone e dichiara alla f

Batman Begins

Essendo amante della Marvel, eterna nemica della DC, non posso fare a meno di preferire i film della "Casa delle Idee", tuttavia non posso che ammirare una fantastica trilogia come questa. Essa è composta da: Batman Begins, di cui parlerò in questo articolo, Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno. Il primo parla dell'inizio di tutto, dell'infanzia del milionario Bruce Wayne, di quel maledetto giorno in cui perse i suoi genitori, una tragedia che lo spinse a combattere la criminalità della sua città, Gotham. Passato molto tempo dalla morte dei suoi, Bruce decise di andare via, di sparire, di lasciare tutti i suoi amici e i suoi cari, o perlomeno quelli che gli restavano, e di cominciare il suo addestramento, che completa con la sette delle ombre, al cui comando vi era Ra's al Ghul. Addestratosi soprattutto a combattere le sua paure, tra cui la peggiore quella dei pipistrelli, che era dovuta a una caduta da piccolo in un pozzo in cui vi erano dei